Bambini con l’etichetta – Michele Zappella


Michele Zappella
Bambini con l’etichetta. Dislessici, autistici e iperattivi: cattive diagnosi ed esclusione
Feltrinelli

Michele Zappella

Michele Zappella (Viareggio, 1936) è uno dei più autorevoli e riconosciuti neuropsichiatri infantili italiani. Noto per il suo impegno nell’abolizione delle classi speciali e differenziali tra gli anni sessanta e settanta, per la scoperta di due nuove sindromi cliniche e la sua proposta terapeutica-educativa relativa ai disturbi del neurosviluppo, è tra le maggiori voci contemporanee negli studi sull’autismo.
Dopo essersi specializzato in importanti ospedali a Londra e negli Usa, ha lavorato in diversi istituti psichiatrici italiani, dove ha fatto conoscenza diretta dell’esclusione. Da qui nasce la sua attenzione per l’accoglienza e l’integrazione dei bambini, intrecciata col rigore della diagnosi e la passione per la ricerca scientifica.
È stato primario del reparto di Neuropsichiatria infantile all’Ospedale Generale di Siena dal 1973 al 2006. Attualmente continua a visitare bambini e a fare ricerca.
È Research Coordinator della Foundation for Autism Research di New York e autore di 350 articoli scientifici, 103 dei quali citati sul prestigioso “PubMed”, oltre che di numerosi libri.

Come possono malattie a base genetica aver avuto un’impennata così straordinaria in così breve tempo? E se la diagnosi fosse errata o impropria, o “di comodo”? E, ancora, se l’esclusione dei bambini “non conformi” viaggiasse sotto le mentite spoglie di un’integrazione apparente e ipocrita?
La frequenza con cui oggi ci si imbatte in bambini ai quali viene diagnosticata una patologia neurologica, sia essa la dislessia, la discalculia, l’autismo o l’iperattività, lascia allibiti e preoccupati.
Da uno dei massimi esperti e studiosi di neuropsichiatria infantile, un libro che risuona come una denuncia e lancia un campanello d’allarme impossibile da ignorare, poiché ci fa entrare nelle pieghe dell’”epidemia” diagnostica che sta investendo i nostri bambini e i loro genitori.

dalla quarta di copertina