L’estate è un periodo speciale e (oltre offrire spazio al meritato riposo) può essere molto utile per la propria formazione visti i tempi più rilassati.
Agli insegnanti che vogliono sperimentare una modalità diversa di aggiornamento professionale faccio questa proposta: i compiti delle vacanze… per gli insegnanti.
Per prima cosa fermati a riflettere e scegli una attività (tassativamente non legata alla tua professione di insegnante) che avresti sempre voluto imparare a fare (cucire, ricamare, realizzare collane, cucinare, decorare col pirografo, intagliare il legno, etc.) e dedica un po’ di tempo nelle prossime settimane a impararla. Le modalità sono completamente a tuo piacere, puoi organizzarti liberamente, come ti sembra più utile: comprati un manuale, cerca un tutorial su internet, passa del tempo con qualcuno (artigiano o hobbista) che è capace di farlo, etc.
Dopo aver imparato (almeno in parte) quello che ti interessa, prova a riflettere su come si è svolto il tuo percorso di apprendimento:
- Come hai organizzato il percorso di apprendimento?
- Quanto tempo ci hai dedicato e con che ritmo?
- Cosa ti è stato più utile per imparare?
- Quante volte hai sbagliato mentre imparavi? Come hai reagito a questi errori?
- Se qualcuno ti ha insegnato, come lo ha fatto?
E a questo punto prova a confrontare questo tuo percorso di apprendimento con le normali attività scolastiche: quali modalità didattiche potresti utilizzare nella tua attività di insegnante?
Non aggiungo altro per non rischiare di influenzare le scelte personali. Per chi vuole a fine estate proveremo ad aggiungere ulteriori spunti per rileggere l’esperienza fatta e utilizzarla per la progettazione didattica.
immagine di copertina di Somnath Chatterjee da Pixabay