Davide Tamagnini
Continuerò a sognarvi grandi
Storia di una rivoluzione tra i banchi di scuola
Longanesi
Davide Tamagnini
Davide Tamagnini è nato a Novara nel 1977. Prima di arrivare in aula come maestro è stato chimico, animatore sociale, sociologo e docente nei corsi regionali di formazione professionale. Proprio in quest’ultimo contesto è nato il suo desiderio di approfondire i temi della pedagogia per trovare un modo di rendere la scuola un luogo veramente inclusivo e formativo, per tutti. Specializzato presso l’Opera Nazionale Montessori è attivo sia nel Movimento di Cooperazione Educativa, sia come formatore esperto di didattica. È dottorando in Educazione nella società contemporanea presso l’Università Bicocca di Milano. Nel 2016 ha pubblicato un testo sulla sua esperienza da insegnante: Si può fare. La scuola come ce la insegnano i bambini.
«Grazie ai miei studenti ho capito che insegnare significa innanzitutto schierarsi. Scegliere questo lavoro vuol dire decidere con quale sguardo interrogare il mondo e tentare di costruire delle risposte di buon senso. Sentivo e sento tuttora che devo a loro questo impegno. Credo che la scuola debba ripartire da qui per riscoprire la sua bellezza, il suo senso profondo e con esso un po’ di gioia.»
Dal risvolto di copertina del libro
Davide Tamagnini è salito alla ribalta dell’opinione pubblica per il suo metodo didattico, che capovolge il modo tradizionale di esercitare l’insegnamento. In una scuola primaria in provincia di Novara, Davide è riuscito a costruire un percorso didattico innovativo e sperimentale, la cui punta dell’iceberg è la scelta di abolire i voti, ma non la valutazione. La pagella si presenta innanzitutto con tre colori: verde, giallo e rosso. Ogni colore indica il margine di progresso raggiunto o il miglioramento raggiungibile in una certa area dell’apprendimento. Ma è l’intero approccio di Davide all’insegnamento a essere innovativo: «Per portare la parola ’felicità’ dentro le mura scolastiche dobbiamo demolire il paradigma che lega scuola e noia. Si tratta di sconvolgere pratiche e credenze sedimentate per ricostruire un percorso in cui ciascuno si senta protagonista dell’apprendimento».
Questo libro è il racconto di quel processo di demolizione e ricostruzione, ma è anche e soprattutto il diario di un viaggio durato cinque anni, un’esperienza di scuola e di vita unica nel panorama di oggi, che ha portato un maestro e la sua classe al centro di una colorata, esplosiva rivoluzione.