Ivan Illich
La convivialità.
Una proposta libertaria per una politica dei limiti allo sviluppo
Red!
Ivan Illich
Ivan Illich (Vienna 1926 – Brema 2002) è uno dei grandi maestri del pensiero occidentale moderno. Oltre a Descolarizzare la società (1971), tra i suoi testi più noti tradotti in lingua italiana: Nemesi medica (Mondadori 1977), La convivialità (Mondadori 1974), Nello specchio del passato (RED 1992), Nella vigna del testo (Raffaello Cortina 1994), Elogio della bicicletta (Bollati Boringhieri 2006), I fiumi a Nord del futuro (Quodlibet 2009).
In questo libro Illich sostiene che lo strumento industriale ha oggi superato in molti casi quella soglia critica oltre la quale diviene controproduttivo, si allontana cioè da quegli scopi per cui era stato progettato e genera impotenza. Per esempio, la diffusione dei mezzi di trasporto riduce la velocità degli spostamenti; l’iperproduttività produce crisi economiche. L’alternativa a questo stato delle cose è rappresentata da quella che Illich chiama società conviviale. Lo strumento conviviale permette un controllo personale e diretto, genera efficienza senza ridurre l’autonomia, non crea rapporti di dipendenza ed estende il raggio d’azione individuale.
dalla quarta di copertina
Interessante perché…
In una scietà in cui le tecnologie hanno un ruolo pervasivo, chi si occupa di educazione non può fare a meno di riflettere sul tema della scelta degli strumenti e in questo le provocazioni di Illich pur risalendo agli anni ’70 sono utili e illuminanti ancora oggi.