Intervista di Anna Stefi a Michele Zappella su DOPPIOZERO – pubblicata il 28 giugno 2021
Noi siamo un paese molto contraddittorio: da un lato un grande valore alla privacy dall’altro, soprattutto per quello che riguarda i bambini, la privacy non esiste più. La diagnosi, che è qualcosa di estremamente delicato, non resta tra la famiglia e il professionista, come invece dovrebbe. Certo poi si tratta di capire cosa fare della diagnosi rispetto al bambino, ma che la diagnosi venga conosciuta da tutti a scuola, anche dai compagni e dalle compagne, proprio in quel luogo dove sviluppano la loro socialità, è qualcosa di gravissimo ed è quel che porta al trasformarsi della diagnosi in etichetta, cioè descrivere una persona per un aspetto della sua personalità, un aspetto negativo.